In Italia, si stimano circa 2 milioni di persone con disabilità visiva, pari al 3% della popolazione. Di queste, circa 220.000 sono cieche assolute (0,3% della popolazione), mentre circa 1.400.000 sono ipovedenti, ossia hanno un residuo visivo. Per quanto riguarda l’età, la demografia più sensibile al problema è quella sopra i 50 anni.
I supporti tecnologici che ne favoriscono l’indipendenza crescono di giorno in giorno; oltre a libri, periodici e testi scolatici resi fruibili dalla Biblioteca Italiana per i ciechi “Regina Margherita” in formati audio e digitali, segnaliamo DescriVedendo: un metodo innovativo concepito per rendere accessibile il patrimonio artistico alle persone con ridotta o nulla capacità visiva, promosso dall’Associazione Nazionale Subvedenti, che dal 1970 opera per dare alle persone con disabilità visiva supporti e servizi utili per la vita scolastica, per quella lavorativa e per il tempo libero.
Ma nella vita di tutti i giorni, quando una persona con con minorazione visiva deve fare la spesa, come può farlo in autonomia?
Un aiuto concreto arriva dalla app Be My Eyes: funziona grazie a una comunità globale di non vedenti o ipovedenti e da volontari normovedenti. Attraverso una videochiamata i volontari forniscono assistenza visiva per i compiti più vari:
- trovare oggetti persi o caduti
- descrizioni di fotografie, dipinti o altri pezzi d’arte
- abbinare o descrivere colori
- leggere etichette
- risolvere i problemi del computer
- acquisto di generi alimentari
- identificare la data di scadenza del cibo
- familiarizzare con ambienti nuovi o muoversi in un posto nuovo
- distinguere fra diversi oggetti
- determinare arrivi e partenze dei trasporti pubblici
L’app Be My Eyes è gratuita e disponibile sia per iOS che Android. Ma non finisce qui!
Michele Paris, marketing officer di Be My Eyes, ci ha detto: “recentemente abbiamo iniziato ad offrire un servizio di supporto specializzato attraverso cui i nostri utenti non vedenti (stiamo per celebrare i 250,000!) possono mettersi in contatto con rappresentanti di aziende per ricevere supporto video in tempo reale riguardo ai loro prodotti. Nel settore beauty e igiene personale collaboriamo già con brand come Pantene, Herbal Essences e Olay”.
Detersivi con scritte in Braille
Anche USE Detersivi fa la sua parte: la linea ipoallergenica presenta su ogni flacone le indicazioni di uso scritte in Braille. Il metodo è analogico e immediato: il sistema inventato da Louis Braille nel 1829 è infatti universale e adattabile a qualsiasi lingua (e per questo utilizzato in tutto il pianeta). Alcuni esempi:
- USE MOBILI LATTE DETERGENTE 500 ml: per mobili versare su panno umido, per lavare ardesia o parquet 3 cucchiai in 1 litro d’acqua.
- USE CERA CARNAUBA ROSSA 500 ml: una spruzzata di prodotto sul pavimento, poi stendere con panno umido. Per aumentare la brillantezza, lucidare dopo un’ora.
- USE FORTE INOX E MARMO BIANCO 1000 ml: puro per sporco ostinato, per sporco normale e come decerante versare su panno bagnato , per il marmo bianco diluire 1:1
La linea L’Ipoallergenico USE si trova a scaffale in questi negozi, o può essere acquistata on line. È l’unica prodotta in Italia che presenti scritte in Braille.
Sasha Carnevali è giornalista e food blogger; mamma di tre figli, nonna di un nipotino, moglie di un marito e amante di un cane e di un gatto, in “Consigli per l’USE” condivide i suoi trucchi per la gestione di una casa molto animata (e molto pelosa).