In questo articolo parleremo del motivo per cui i detersivi formulati per pelli sensibili hanno protocolli ancora più stringenti di quelli ipoallergenici.
Sembra infatti controintuitivo, ma le persone con problemi di pelle sensibile possono riportare altrettante difficoltà di quelle con problemi di allergie.
Che differenza c’è tra allergia e sensibilità cutanea?
Partiamo dalle discriminanti di base.
“L’allergia è la più comune malattia immunitaria, caratterizzata da una reazione infiammatoria verso agenti innocui, presenti nell’ambiente esterno in senso lato: si va dai componenti dell’aria inspirata (pollini, muffe, polveri dell’ambiente domestico o lavorativo) a componenti del cibo, dei farmaci o del veleno di insetti pungitori.” (Fonte: Ministero della Salute)
“La pelle sensibile è stata definita come una sindrome determinata dal verificarsi di sensazioni spiacevoli (stinging, ovvero pizzicore o sensazione puntoria, bruciore, dolore, prurito e sensazioni di formicolio) come risposta a stimoli che normalmente non dovrebbero provocare queste sensazioni.” (Fonte: Associazione Italiana Dermatologia e Cosmetologia)
In altre parole, mentre una persona con una allergia diagnosticata tramite patch test (ad esempio al nichel) ha la possibilità di verificare e quindi controllare gli elementi con cui viene a contatto, una persona con la Sensitive Skin Syndrome (SSS) può avere sintomi meno gravi ma anche meno controllabili.
Il concetto di “pelle sensibile” racchiude infatti sintomi oggettivi e soggettivi non ancora completamente identificati e standardizzati che descrivono una particolare sensibilità cutanea. Più del 50% di donne e del 40% di uomini ritengono di avere la pelle sensibile.
Si tratta di cute suscettibile e reattiva, sottile, delicata che desquama con facilità, predisposta alle allergie, con frequenti reazioni di intolleranza (pizzicore, prurito e bruciore) a seguito dell’applicazione di prodotti cosmetici.
La sensibilità cutanea è influenzata da fattori endogeni quali alterazioni ormonali, patologie, dieta, stress e da fattori esogeni quali freddo, aria secca, vento, inquinamento e trattamenti cosmetici aggressivi.
Dati certi sulla sindrome da pelle sensibile
In quanto parzialmente soggettiva, la sindrome della pelle sensibile è difficile da valutare clinicamente o strumentalmente.
Uno dei metodi usati da ISPE è lo stinging test, durante il quale viene applicata una soluzione di acido lattico al 10% sul solco naso-genieno; dopo pochi minuti i soggetti danno un punteggio all’intensità delle sensazioni di pizzicore e bruciore percepite: 0 = nessuna reazione; 1 = debole; 2 = moderata; 3 = forte.
Certo è che i soggetti che presentano una dermatite atopica (DA) sono maggiormente predisposti a sviluppare dermatiti da contatto, sia di tipo irritativo che allergico, evidentemente a causa di una funzione di barriera cutanea deficitaria.
Sappiamo anche che:
- si può manifestare su tutto il corpo, ma soprattutto sul viso
- ne soffrono più le donne degli uomini
- c’è una correlazione tra pelle sensibile e dermatiti di natura irritativa o allergica (la dermatite atopica infantile è più frequente nei pazienti con pelle sensibile o molto sensibile)
- c’è una correlazione più frequente tra pelle secca o grassa e pelle sensibile o molto sensibile rispetto alla pelle normale
- l’esposizione al sole, al freddo intenso, al calore intenso (ad esempio del caminetto) e al vento provoca una reazione quasi immediata
“Il trattamento della cute sensibile si basa soprattutto sull’evitare l’applicazione sulla pelle di prodotti che possono danneggiare la barriera cutanea o contenere sostanze potenzialmente irritanti. Detergenti e prodotti per l’igiene devono quindi essere selezionati con la massima attenzione. Tra i componenti meno sicuri in caso di pelle sensibile, perché possono scatenare reazioni, vanno considerati i conservanti, i tensioattivi troppo schiumogeni, alcuni emulsionanti, l’alcool, i coloranti e le fragranze.” (Fonte: AIDECO)
Cosa vuol dire quando su un detersivo USE c’è scritto “specifica formula ipoallergenica per pelli sensibili”?
Risponde il nostro chimico:
“La formula del prodotto è stata concepita nella sua completezza già sulla carta per essere, prima di ottenere la certificazione, un prodotto ipoallergenico per pelli sensibili. Il che significa che sono state valutate tutte le interazioni chimiche che le varie materie prime formano tra loro, escludendo quelle che già nella teoria potrebbero creare problematiche di tipo irritativo.”
I detersivi con specifica formula ipoallergenica per pelli sensbili di USE consigliata anche per gli indumenti dei neonati sono:
- Capi Moderni e Sportivi (lava e deodora)
- Lana e Cachemire (lava e rigenera)
- Lana e Cachemire (balsamo e ristrutturante)
Dove comprare detersivi ipoallergenici
Tutta la linea di detersivi ipoallergenici USE per bucato, piatti e superfici sono acquistabili:
Sasha Carnevali è giornalista e food blogger; mamma di tre figli, nonna di un nipotino, moglie di un marito e amante di un cane e di un gatto, in “Consigli per l’USE” condivide i suoi trucchi per la gestione di una casa molto animata (e molto pelosa).